Rottura del menisco

I menischi possono essere considerati come un ammortizzatore fra le superfici articolari del femore e della tibia.
Sono due: il menisco mediale e il menisco laterale.

Le lesioni del menisco

Ci sono due tipi di lesione, differenti per origine e per trattamento: le lesioni degenerative e le lesioni traumatiche. La normale usura nel tempo è responsabile della degenerazione del menisco che inizia a livello del corno posteriore, che ne è la parte più sollecitata.

  • Le lesioni degenerative sono responsabili di un dolore progressivo con spesso associato un versamento articolare. Si verificano per lo più negli adulti oltre i 35 anni di età.
  • Le lesioni traumatiche sono meno frequenti  e si verificano generalmente nei pazienti giovani, sportivi, nel corso di un’attività intensa. Il dolore è importante e molto spesso associato a versamenti e blocchi articolari.

Diagnosi

In un primo momento la diagnosi è sospettata in base dell’anamnesi e dell’esame obiettivo. La risonanza magnetica permette di confermare la diagnosi. E’ importante eseguire anche delle radiografie per conoscere lo stato delle cartilagini. Le lesioni degenerative del menisco sono infatti frequentemente associate a lesioni cartilaginee.

Trattamento

Il dolore dato dalle lesioni degenerative è spesso alleviato dal trattamento medico (antinfiammatori, infiltrazioni), che ha l’obiettivo di far riassorbire il versamento trattando l’infiammazione. I sintomi possono migliorare anche impiegando delle stampelle per diminuire il carico sul comparto lesionato. Solo nel caso di persistenza del dolore dopo un trattamento medico adeguato si potrà proporre un intervento artroscopico. Visto che alle lesioni degenerative si associano lesioni cartilaginee è possibile che il dolore dato dell’usura della cartilagine persista dopo l’intervento. E’ importante avvertire il paziente di questa eventualità, al fine di non deludere le sue aspettative. Le lesioni traumatiche necessitano di un intervento chirurgico. In artroscopia, il frammento leso potrà essere riparato o asportato. La scelta verrà fatta in base al potenziale di guarigione della lesione. Le  attuali tecniche ci permettono di trattare in modo mininvasivo il menisco, cioè di non toglierlo più la completamente ma di rimuoverne solo la parte lesa. In questo modo si preserva parte dell’ammortizzatore per l’avvenire dell’articolazione.

Artroscopia

L’intervento, fatto regime di day hospital, consiste nel rimuovere il frammento leso con l’aiuto di una mini telecamera intrarticolare e di pinze miniaturizzate. Queste vengono introdotte tramite due piccole incisioni di 1 cm fatte davanti al ginocchio. Anestesia può essere generale (sedazione profonda) oppure spinale. Il paziente viene dimesso qualche ora dopo l’intervento con una medicazione sterile. E’ fondamentale mantenere l’arto sollevato applicando ghiaccio localmente più volte al giorno. Può camminare da subito con carico a tolleranza (in base al dolore provato) e con l’ausilio di due stampelle, che impiegherà fino alla rimozione dei punti (circa due settimane dopo). Si possono riprendere le attività quotidiane e il lavoro tre-quattro settimane dopo l’intervento. La fisiokinesiterapia può velocizzare il recupero, ma non è fondamentale se il tonotrofismo muscolare è mantenuto. Si può riprendere l’attività sportiva ad un tempo variabile in base al tipo di sport praticato. 

Complicanze

Sono rare. Possono verificarsi un sanguinamento articolare,  un’infezione oppure una tromboflebite. Il risultato di questo tipo di intervento dipende dal problema d’origine: in caso di lesioni cartilaginee associate, il risultato è meno buono, con persistenza di dolore, versamenti e limitazione del movimento.