Rottura della cuffia dei rotatori

Cos'è la cuffia dei rotatori?

La cuffia dei rotatori è un insieme di quattro tendini che collegano alcuni muscoli della spalla alla testa dell’omero. La loro contrazione fa muovere la spalla e il braccio. Si tratta dei tendini sottoscapolare, sopraspinato, sottospinato e piccolo rotondo; a questi va aggiunto il tendine del capo lungo del bicipite, che scorre in una doccia posta fra di essi. I tendini sono solidamente fissati all’osso della testa omerale, ma hanno la tendenza ad usurarsi con il tempo, soprattutto se sollecitati frequentemente (con gesti ripetitivi e/o con sforzi a braccia sollevate).

Quando si rompe?

Quando i tendini iniziano ad usurarsi ma sono ancora attaccati alla testa omerale, si parla di tendinopatia o tendinite, mentre quando si staccano dall’osso si parla di rottura della cuffia dei rotatori. Le rotture della cuffia possono verificarsi in modo progressivo dopo i 40-50 anni oppure in modo acuto per un trauma. Il paziente descrive un dolore a livello della spalla, localizzato lateralmente, talora irradiato al gomito. Questo può manifestarsi nel corso delle attività quotidiane oppure essere più o meno costante, impedendo al paziente di dormire sulla spalla. Spesso si scontano di sera o di notte gli sforzi fatti nel corso della giornata.

Quando si fa diagnosi?

Con una rottura della cuffia, nella grande maggioranza dei casi, il paziente può alzare il braccio anche oltre i 90° ma ha meno forza. Nel corso della visita ortopedica, il chirurgo verifica che la spalla non sia rigida e abbia una mobilità passiva completa. Ogni tendine viene valutato con un diverso test. Una radiografia semplice è sempre necessaria prima di richiedere degli esami più complessi, come ad esempio una RM per definire in modo più preciso il tipo di lesione.

Come si cura?

Spesso, l’approccio iniziale è costituito da una terapia conservativa con una o due infiltrazioni con cortisonico e delle sedute di fisiokinesiterapia. In particolare, nei casi di rigidità è indicata la kinesiterapia in acqua calda (idrokinesi). In caso di fallimento del trattamento conservativo oppure da subito in caso di pazienti giovani, attivi o sportivi, si propone una riparazione dei tendini con un intervento chirurgico in artroscopia.

I tendini della cuffia dei rotatori prima (a sinistra) e dopo (a destra) la sutura in artroscopia.

I tendini della cuffia dei rotatori prima (a sinistra) e dopo (a destra) la sutura in artroscopia.

In cosa consiste l'intervento?

L’intervento viene fatto in artroscopia con l’impiego di piccoli tagli (circa 1 cm) attorno alla spalla, che vengono impiegati per introdurre una telecamera e degli strumenti miniaturizzati. I tendini vengono suturati grazie ad ancorette avvitate nell’osso, a cui sono collegati fili ad alta resistenza che permettono di riportare il tendine staccato nel suo punto di inserzione.

Quali sono i tempi di recupero dopo l'operazione?

Questa chirurgia richiede un ricovero in day-surgery (24 ore). Dopo l’intervento è necessario un periodo di rieducazione. I pazienti sono seguiti nel periodo post-operatorio dal chirurgo, dal fisiatra e dal fisioterapista fino al raggiungimento di un risultato soddisfacente: lo scopo è ottenere una spalla mobile e non dolorosa. La ripresa delle attività verrà stabilità in base al tipo di lavoro o di sport svolto dal paziente. In particolare, ci vorranno circa 6 mesi per poter riprendere uno sport di contatto o un’attività lavorativa pesante.