Protesi della spalla
In questa pagina cercherò di spiegare brevemente quando e a cosa serve una protesi di spalla, come trattamento per l’artrosi di spalla.
Cos'è l'artrosi della spalla?
Ci sono persone che possono avere un’artrosi scapolo-omerale, ovvero una spalla che solitamente è dolente, rigida e debole.
Quello che provoca questi sintomi è un’usura delle superfici articolari gleno-omerali, ovvero la cartilagine che sta tra l’omero e la scapola si assottiglia. Il tessuto cartilagineo evita che le due superfici ossee (ruvide e dure) si rovinino nel movimento a causa dell’attrito
Tutte le artrosi di spalla sono uguali?
No, a livello della spalla l’artrosi può essere di due tipi:
- L’artrosi primitiva, che si è sviluppata nella spalla senza una causa che ne possa spiegare la comparsa.
- L’artrosi secondaria, causata dalla rottura cronica dei tendini della cuffia dei rotatori.
Vi sono poi altri fattori che possono portare ad una artrosi di spalla, come l’artrite reumatoide, le sequele delle fratture articolari, la necrosi della testa dell’omero, un’instabilità abituale (lussazioni ripetute) o l’esito di un vecchio intervento. Più raramente può essere data dalla malattia di Parkinson o altre malattie neurologiche.
Cosa causa l’artrosi?
Come già detto, la persona con l’artrosi di spalla sente la propria articolazione:
- Dolente;
- Rigida: a causa della presenza di deformazioni articolari che limitano il movimento (osteofiti);
- Debole: poiché alcuni movimenti della spalla saranno da ridotti, difficoltosi fino ad assenti;
Cosa succede alle ossa artrosiche?
All’inizio della riduzione del tessuto cartilagineo la persona lamenta dolore, dovuto all’attrito. Poi però a causa di processi erosivi ed irritativi cronici, vi è alla deformazione dei capi articolari.
Ovvero la testa dell’omero e la scapola perdono la loro forma anatomica e si possono creare dei piccoli speroni ossei lungo i margini dell’articolazione, queste protrusioni ossee sono dette: osteofiti.
In alcuni casi, quando ormai i trattamenti conservativi (ossia non chirurgici) non sono più efficaci, il medico può consigliare l’impianto di una protesi di spalla.
Cos’è una protesi di spalla?
È un’articolazione artificiale che sostituisce l’articolazione della spalla danneggiata. Quindi è una struttura interna e non visibile dall’esterno, che va a sostituire l’articolazione scapolo-omerale, ovvero la spalla. La protesi ha lo scopo di migliorare la qualità di vita dei pazienti che presentano un’usura dell’articolazione. Il principale beneficio è la riduzione o la scomparsa del dolore, il miglioramento della mobilità e della funzionalità della spalla.
Da cosa è costituita?
Di solito è costituita da una o due diverse componenti: si può infatti sostituire solo la parte omerale (questa si chiama protesi parziale o endoprotesi) oppure sia la porzione articolare dell’omero sia quella della scapola (questa si chiama protesi totale o artroprotesi).
Che tipi di protesi ci sono?
Per la chirurgia della spalla si differenziano due tipi di protesi:
Protesi “anatomica”: che riproduce la normale architettura della spalla, quindi la componente che si mette nell’omero terminerà con una superficie sferica. Invece, la porzione che andrà a livello della scapola sarà cava (se la protesi è totale), per contenere al meglio la sfera.
Quindi sfera al lato omerale.
Protesi “inversa”: che appunto inverte l’architettura della spalla, permettendo una corretta funzionalità dell’articolazione in assenza della cuffia dei rotatori nei casi di rottura inveterata. In questo caso si avranno sempre due componenti (protesi totale): una scapolare che questa volta non è cava, ma sferica e una parte omerale che è concava.
Quindi sfera al lato scapolare.