Rottura del crociato posteriore

Le rotture del legamento crociato posteriore sono molto meno frequenti di quelle del crociato anteriore. Sono in genere il risultato di un trauma anteriore diretto sulla parte alta della tibia: questo si verifica generalmente negli incidenti stradali (come uno scontro frontale in auto, in cui il ginocchio urta violentemente contro il cruscotto) oppure nei traumi sportivi (ad esempio placcaggi nel rugby).

Diagnosi

 La diagnosi all’inizio è frequentemente misconosciuta poiché questo tipo di lesione si verifica spesso nell’ambito di un politrauma, nel cui trattamento in urgenza ci si concentra sulle lesioni che mettono a rischio la vita. In un primo periodo, le rotture delle legamento crociato posteriore sono ben tollerate. In seguito compaiono dei disturbi nel fare le scale, una sensazione di instabilità oppure un dolore anteriore al ginocchio. Si giunge alla diagnosi grazie ad un’anamnesi accurata e all’esame obiettivo. Le radiografie e la risonanza magnetica permettono di confermare la diagnosi e di ricercare possibili lesioni associate a carico dei menischi o della cartilagine. 

Cosa fare in caso di rottura

Le rotture del LCP sono generalmente ben tollerate per lungo tempo anche in assenza di trattamento.Si propone un intervento chirurgico quando il paziente lamenta un’instabilità o dolore nel corso delle sue attività.

L'intervento

L’intervento dura all’incirca un paio di ore. Viene effettuato in anestesia spinale. Come per la ricostruzione del legamento crociato anteriore, l’intervento viene fatto in artroscopia con l’aiuto di una piccola telecamera.Il legamento rotto viene costruito impiegando il terzo centrale del tendine quadricipitale oppure i tendini semitendinoso e gracile prelevati dallo stesso ginocchio. In alternativa si possono impiegare alloinnesti tendinei da donatore. Il nuovo legamento viene fissato all’interno di due tunnel, uno nella tibia e l’altro nel femore, mediante delle viti riassorbibili.

Il ricovero

Il ricovero dura un paio di giorni. Dopo l’operazione, il ginocchio viene medicato e viene posizionato un tutore articolato. Si inizia la riabilitazione in modo progressivo nei giorni successivi, seguendo protocolli specifici. Il tutore e le stampelle sono necessari per la deambulazione per le prime sei settimane. La flessione del ginocchio viene recuperata progressivamente nell’arco di tre mesi. Si può riprendere l’attività sportiva a partire dal sesto mese post-operatorio. Gli sport di contatto richiedono un periodo di astensione superiore.